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FERMI TUTTI! L'EMERGENZA DELLA RAGGI E' COLLE OPPIO

di Francesco Todde


Oggi è un giorno di rabbia ed infinta tristezza, i ricordi riaffiorano come un fiume in piena.


Con Roma e tutta Italia bloccate per l’emergenza coronavirus, la priorità dell'infame sindaco Raggi è lo sgombero della nostra sede di Colle Oppio.

Una decisione indecente e vergognosa che conferma il poco spessore politico e umano e la tristezza di chi amministra questa città.

Ecco gli improvvisati, i novellini, quelli che il vento lo hanno fatto cambiare per davvero, in peggio però. Quelli che non hanno storia.


Chi è Virginia Raggi? Cos’è il Movimento 5 Stelle? Qual è la sua storia? Il nulla più assoluto.

Quindi non ci stupisce, ma ci fa incazzare, il comportamento dell’amministrazione capitolina nei nostri confronti, non solo come Fratelli d’Italia, quindi la principale forza d'opposizione, ma soprattutto come Comunità umana e politica.


Colle Oppio per noi e per le generazioni che ci hanno preceduto negli ultimi 70 anni non è solo una sede di partito, ma un laboratorio culturale, politico e sociale. Idee, battaglie, terzo settore, assistenza al cittadino, presenza sul territorio, un’esplosione di attività che hanno dato vita e fatto crescere quella che è oggi la destra italiana.


Colle Oppio è un'idea, Colle Oppio è passione, dovere, militanza. È rabbia e amore, come diceva il vecchio slogan con cui siamo cresciuti.

Colle Oppio non è finita con i sigilli, non è finita con lo sgombero, non finirà domani.

Sarà fin quando esisteranno uomini e donne liberi che porteranno avanti la storia, la tradizione e la militanza della sezione del nostro ambiente per antonomasia.


Non siamo quindi disposti ad accettare lezioni da chi la politica non sa neanche dove sia di casa, da chi si è improvvisata sindaco della città più bella e importante del mondo, da chi la storia e la cultura di questa città non l’ha mai rispettata. Non ci hanno fermato con le bombe, con i sassi o con le chiavi inglesi, figuriamoci se ci faremo fermare dalla patetica Raggi e dai suoi lacchè.

Preparatevi a barricate da parte nostra, per difendere ciò che ci appartiene, preparatevi a vedere come si difende la storia.


Preparatevi perché, casa nostra non sarà mai in mano a nessuno, se non a noi.

Per mille anni. Di generazione in generazione.

Difenderla è un dovere, riaprirla è un imperativo, qualsiasi sia il prezzo da pagare.


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