Di Sebastiano Roti
Le scuole sono ricominciate in tutta Italia e con il ritorno sui banchi ricomincia la lotta di Azione Studentesca, movimento sindacalista studentesco della Destra presente in moltissime province d’Italia e che conta anche vari rappresentanti nelle Consulte studentesche.
Per farci strada ancora di più tra i giovani guardando ai veri problemi comuni tra gli studenti vogliamo dimostrare ancora una volta che nelle scuole superiori la sinistra, con la sua omologazione, il suo indottrinamento e talvolta le sue falsità non è l’unica proposta politica. Noi di AS, primo movimento fra gli studenti, ogni anno lottiamo contro il pensiero unico della sinistra imposto illecitamente in ogni scuola; per farlo ci sono differenti strumenti, alcuni già adottati da questo governo: primo fra tutti per importanza, si trova sicuramente la “mini-riforma” della condotta del Ministro Valditara, con la quale si cerca concretamente di costruire le fondamenta per una scuola del merito e competente, a lungo reclamata dalla Destra giovanile, che metta al centro dell’attenzione la persona, che in questo caso è lo studente, e soprattutto i suoi valori.
Con questa riforma dell’Istruzione il voto di condotta tornerà a fare media; questo significa che chi commette all’interno del contesto scuola, gravi atti di violenza o reati, come sempre più spesso dai fatti di cronaca si apprende, comprese anche le violazioni del Regolamento interno dell’Istituto, può avere alla fine dell’anno un’insufficienza nel comportamento e potrebbe venire bocciato. Invece, chi ha il sei in condotta dovrà sostenere un esame riparativo che verte sull’educazione civica. Solamente in queste maniere si raggiunge la meritocrazia promessa dal ministro Valditara e da Giorgia Meloni: con un superamento definitivo del modello sessantottino, a favore di una vera istruzione del merito che abbandoni il livellamento sinistro nelle scuole, “riportando con la riforma del voto di condotta e della sospensione e rafforzando l’autorevolezza dei docenti la cultura del rispetto nelle scuole", come proprio oggi ha affermato il Presidente Meloni.
Noi di AS per iniziare l’anno scolastico a fianco dello studente, vogliamo anzitutto proporre di rivoluzionare il PCTO, l’ex alternanza scuola-lavoro, spesso senza sicurezza, inutile alla crescita personale, il più delle volte senza efficacia. L’attuale alternanza scuola-lavoro, ora più che mai, è un fallimento! Come Azione Studentesca, già a maggio dell’anno scolastico scorso mediante una mobilitazione, abbiamo proposto che il PCTO sia strutturato differentemente tra i licei e gli istituti tecnici e professionali: per i licei AS sarebbero più logiche giornate di orientamento universitario, con anche la partecipazione da parte degli studenti superiori a lezioni universitarie, mentre per gli istituti lo studente non può più essere sottomesso dalle multinazionali, ma deve tornare a crescere a livello lavorativo e personale nelle piccole e medie imprese locali, come il DL Valditara, ricco di molti altri punti, sbarcato oggi nel Consiglio dei Ministri, ipotizza: dal 2024/25 potrebbero formarsi a livello locale “campus” che includano tutti gli istituti professionali e tecnici per dare vita ad un’alternanza scuola-lavoro di qualità, che metta in primo piano le esigenze di quel territorio e formi realmente gli studenti sui loro bisogni e quelli di tutti.
Altro tema fondamentale per AS è quello di una scuola nella quale l’adesione studentesca torni a farsi viva: per rendere effettiva quella che io chiamo una “scuola militante”, ovvero una scuola fatta di allievi e non di scolari, una scuola sempre in movimento in grado nel dare risposta ad ogni problematica attuale di ciascun ragazzo sapendo valorizzare i pregi ed i difetti di ciascuno, poiché tra di noi siamo tutti diversi. L’educazione fisica e l’educazione alla cittadinanza possono tornare ad essere materie centrali per fornire soluzioni alle problematiche sociali, psicologiche e fisiche sempre più diffuse nel nostro mondo giovanile. La scuola del merito nasce anche così: laddove si riscontrano veri e propri reati dentro le classi si deve intervenire. Lo sport, l’educazione civica, assemblee costruttive possono migliorare il comportamento di molti. Perché diciamolo: non è normale né tantomeno educativo che due ragazzini quattordicenni che sparano con una pistola ad aria compressa pallini in faccia all’insegnante non vengano bocciati, ma facciano solo “percorsi formativi” e volontariato. E non è giusto soprattutto se sono stati promossi con il 9 in condotta.
Noi di AS non combattiamo per una “scuola rigida”, ma combattiamo per una vera e propria palestra di vita: meritocratica, capace d’intervenire sulle problematiche degli studenti e che non sia più “monopolio” esclusivo della sinistra, ma una scuola libera e competente a livello europeo. Lottiamo e avanziamo proposte concrete per “forgiare” al meglio quelli che sono i giovani d’oggi e che saranno i protagonisti della società del domani. Ricordiamoci però che il futuro è oggi, non domani.
Per questo, noi di Azione Studentesca diciamo a tutti gli studenti: “Coraggio: è tempo di Azione!”.
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