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Gabriele Sandri, il rumore del silenzio
di Enrico Pellegrini L’11 novembre 2007 un colpo d’arma da fuoco attraversò un’autostrada e un Paese intero. Colpì un ragazzo, addormentato sul sedile di una Renault, e con lui l’idea stessa di giustizia. Gabriele Sandri aveva ventisei anni. Dj, appassionato di musica, romano, tifoso della Lazio. Aveva davanti la vita, dietro una notte come tante. Ma la vita finì in un’area di servizio, con un colpo partito dall’altra corsia, da una pistola di ordinanza, da un gesto che lo St

Redazione
11 ore faTempo di lettura: 4 min


Sudan: l'immobilismo europeo nello scontro tra generali
di Gabriele Sciarratta Abbiamo visto circolare sul web le immagini che mostrano centinaia di corpi accatastati di sudanesi morti per colpa della guerra civile in atto. Cosa sta succedendo veramente? L'assenza di un Governo sudanese globalmente ed unitariamente riconosciuto non comporta l'esclusione di questo paese africano dalla carta del geopotere contemporaneo. Guardando ai precedenti, nello storico del Sudan fino ad oggi, notiamo principalmente come il paradigma dell'influ

Redazione
4 giorni faTempo di lettura: 2 min


Giustizia Giusta
di Maria Vittoria Giglio «La riforma che introduce la separazione delle carriere della magistratura è stata approvata definitivamente dall’aula del Senato. Il disegno di legge costituzionale ha avuto 112 voti favorevoli, 59 contrari e 9 astensioni.» Questo il capoverso ripreso da “Il Sole 24 ore” del trenta ottobre duemilaventicinque, ma in questa storia tanti numeri e passaggi tecnici (o meno) aiuteranno a comprendere meglio la svolta rappresentata dalla riforma della magis

Redazione
6 giorni faTempo di lettura: 3 min


Alla Vittoria
di Roberta Salerno «Bollettino di guerra n. 1268 La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi [...] è vinta. L'Esercito Austro-Ungarico è annientato. [...] I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.» Così proclamava la Vittoria il generale Armando Diaz il 4 nov

Redazione
4 novTempo di lettura: 1 min
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