Il valore dei soldi, questo sconosciuto.
Di Jacopo Tagliati
Trecento euro, 300€.
Per alcuni sono pochi, per molti altri, invece, sono tanti.
Possono fare o non fare la differenza alla fine del mese e in questo caso la variabile è sempre la condizione economica nella quale ci troviamo.
Checché se ne dica per tantissimi italiani 300 euri “son soldi”.
Basti pensare che secondo l’ultima stima della Coldiretti per l’anno passato la spesa media alimentare per una persona che vive da sola è di 298 euro.
Con questa somma di denaro, inoltre, si può benissimo pagare la retta mensile di affitto di una stanza singola in diverse città universitarie sparse in tutta Italia e in certi casi avere anche dell’eccedente.
Sempre con tale somma di denaro si possono pagare le utenze di una coppia -magari con figli-, tenendo sempre in conto il dove essi vivano.
Per finire, con quei soldi, un italiano medio può pensare di riparare quella bozza alla macchina che è lì da mesi, regalare un weekend di svago al proprio/a partner o semplicemente portare fuori a cena moglie e figli, cosa affatto scontata con l’inflazione dei giorni nostri.
Tutto così banale, penserete voi. Già, perché ciò di cui vi ho parlato è la normalità, la vita di tutti i giorni, la vita delle persone comuni.
E allora, cara Onorevole Schlein, c’è poco da meravigliarsi nel vedere l’indignazione di molti nello scoprire che un segretario di partito, quale lei è, dichiari in pubblica piazza che paga 300 euro l’ora una persona solamente per consigliarle i vestiti da indossare.
Per carità, quello che lei fa è del tutto legittimo e i suoi soldi -che riceve da emolumenti pubblici- è assolutamente libera di utilizzarli come meglio crede, ma qui c’è qualcosa di ben diverso che entra in ballo e si chiama rispetto. Rispetto per i poveri dei quali lei spesso si riempie la bocca.
Persone che ogni giorno si svegliano sapendo che dovranno fare la fila davanti alla Caritas sperando di ricevere un pasto caldo col quale sfamarsi.
Rispetto per quei padri e quelle madri i quali si spaccano la schiena ogni giorno davanti ad una fornace in fabbrica o in un supermercato per mantenere una famiglia e garantire un futuro migliore di quello che hanno avuto in sorte ai loro figli.
Quelli che di quei 300 euro per poter anche solo comprare il telefono nuovo al figlio o alla figlia avrebbero un sincero bisogno ma, essendone sprovvisti, con il cuore in gola devono dir loro che quei soldi servono ad altro. Rispetto per le centinaia di famiglie le quali, nel giro di un minuto con la terra che tremava sotto ai loro piedi e che ora sono costrette a vivere in casette prefabbricate, dopo aver perso tutto ciò che avevano e aver visto sfumare i risparmi di una vita assieme alle loro abitazioni.
Potrei stare qui molto tempo ancora ad elencare persone alle quali quei soli farebbero comodo o che, molto più semplicemente, sanno dare un reale valore ai soldi.
Centinaia di migliaia di persone componenti quella parte vitale dell’Italia produttiva e forte che cercano ogni giorno di dare il loro meglio e che, non essendo nati in mezzo ai privilegi o avendo assaggiato gli schiaffi che solo la vita vera ti sa dare, hanno imparato a loro spese a dare un valore ai soldi.
Ma, cara Schlein, lei non fa parte di questa categoria.
Affermo ciò anche se non la conosco semplicemente perché il suo curriculum e questa sua ultima affermazione parlano chiaro. “Chi nasce in mezzo ai privilegi lo riconosci subito!” direbbero alcuni…beh, penso che tale affermazione sia quanto di più vero si possa dire in questa circostanza.
Per concludere mi viene da pensare al nostro Presidente Meloni.
Anche lei è ed è stata evidentemente aiutata nella scelta dell’abbigliamento da chi è più esperto di lei negli ultimi anni e nei giorni presenti, ma lei non si sognerebbe mai di sbandierare un’informazione del genere ai giornali…sarà perché lei, il “sacrificio” ha imparato a conoscerlo con gli sforzi di anni e anni.
Insomma, anche qui, è questione di stile e non inteso come il gusto nel vestirsi.
Perciò il consiglio per la neosegretaria di quel partito il quale affonda le sue radici nel partito comunista dei lavoratori, il quale lottava con e per gli operai e i braccianti poveri e sfruttati, è quello di riempire una vasca di acqua calda e farsi un bel bagno di umiltà…senza sali o saponi particolari importati dall’oriente.
Solo acqua. Chissà, magari sarà la volta buona.
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