di Stefano Gorgoglione
Una giornata speciale per ricordare che lo sport fa bene alla salute. Ma a questo non si limita: inclusione, vitalità, salute, e serve per generare nuove esperienze ed intere comunità.
Ideare, sviluppare, costruire lo sport in città e nei centri abitati, rimane un principio cardine per un modello di società sano, ecco perche’ il Governo italiano, lo scorso 4 Aprile, ha dato il via libera per il riconoscimento dello sport in costituzione, modificando l’art. 33, permettendo allo sport di divenire un diritto riconosciuto a beneficio di tutti, che esporta un valore educativo e di promozione del benessere psicofisico, dove l’attività fisica svolge un ruolo principale e ne rende degna rappresentanza in tutte le sue forme.
La pratica dello sport contribuisce a definire il nostro stile di vita, ed attiva circoli virtuosi in generale, riproducendo per loro stessa natura: rispetto, regole, e fiducia reciproca.
Inteso come divertimento e distacco dalla frenesia lavorativa, distrazione e valvola di sfogo dai problemi quotidiani, ma anche come esercizio per tenersi in salute e fuggire dalla sedentarietà.
Dallo sport nascono amicizie solide e durature e attraverso la pratica congiunta si instillano nell’individuo valori quali lealtà, coraggio, rispetto, disciplina e costanza nel raggiungere l’obiettivo, il sacrificio, l’integrazione e l’appartenenza: principi che intendiamo come valori universali e che dovrebbero guidare gli uomini nella condotta esistenziale.
Quindi lo sport è soprattutto un modello di valori che determinano le nostre azioni, quotidianamente, incidendo sulle nostre amicizie e relazioni come famiglia, scuolae lavoro.
Un veicolo fondamentale di inclusione sociale e dell’identità nazionale anche attraverso una multiculturalità intesa come rispetto profondo delle differenze fra i popoli, con il solo fine di avere un corretto stile di vita sano e migliore.
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