Di Riccardo Livatino
"Per coloro che bramano il potere non c'è via di mezzo tra il vertice e il precipizio"
-Tacito
2 Giugno 1961, nasce a Leningrado il "cuoco", l'uomo che per lunghi anni rimase nell'ombra della Russia post sovietica, Evgenij Prigozin.
Inizialmente un piccolo delinquente di strada, viene arrestato diverse volte per poi divenire un venditore di hot dog, iniziando a costruire il suo impero imprenditoriale con ristoranti di lusso.
Prigozin non è mai stato il classico oligarca, pronto ad unirsi ai lacchè del potere, iniziando a parlare un russo forbito oppure a rintanarsi in palazzi di vetro.
Non è mai riuscito ad allontanarsi dalle sue origini popolari, il suo unico motto "l'importante è sparare dritto", la sua ideologia il nazionalismo russo, la sua missione era portare la Russia ai tempi del grande impero zarista, come volevano i centoneri dell'inizio del XX secolo.
La sua missione però mancava di praticità e la trovò solo grazie all'incontro con il “Dio della Guerra” Dimitri Utkin, classe 1970, un nazista dichiarato, tanto da farsi chiamare "Wagner" come il compositore preferito di Hitler, e da tatuarsi nel petto il simbolo delle Shutzstaffel, e soldato del GRU.
I due crearono la Wagner, una compagnia militare, definita da alcuni come gruppo di mercenari, di terroristi, di fascisti.
La ricerca di una definizione da parte dei media occidentali ha però distolto lo sguardo dal vero scopo , ovvero servire il proprio paese per renderlo di nuovo grande.
Una missione difficilmente comprensibile dall'Occidente, vista la sua avversione per il militarismo e la violenza.
Prigozin non è stato capito neanche in Italia, in un paese in cui la classe borghese e anche imprenditoriale si rivela apatica e insofferente nei confronti della politica e del destino della propria nazione, vista come ostacolo ai propri interessi.
Tutto ciò non stupisce, perché coloro che mettono la loro carne e il loro sangue a servizio del proprio paese e che difendono i propri soldati, sono trattati come l'uomo che portò la verità nella caverna, ma la gente comune, cieca e abbrutita, continua a idolatrare ombre che si atteggiano a uomini saggi, i quali però indifferenti alle loro preghiere, li lasciano in balia dello straniero e delle sue politiche scellerate (vedasi la vicenda dell'uranio impoverito).
Prigozin, "l'uomo di talento, ma dal destino difficile", ha difeso i suoi uomini, si è messo contro l'establishment del suo paese e forse preso anche dal potere e dalla gloria delle battaglie combattute in prima linea ha tentato come un Catilina stanco di una classe politica statica, un golpe disperato.
23 Agosto 2023, un Embraer Legacy 600 si si schianta nella regione di Tver, i passeggeri erano dieci, tutti deceduti tra cui Prigozin e Utkin.
Si dice che nell'antica Roma i senatori con il loro esercito combattevano contro il nemico, e seppur vittoriosi, una volta tornati restavano vittime delle più assurde trame politiche.
Chissà se la storia dirà che negli anni sessanta e settanta gli Scipioni si sono fatti russi, oppure quello che abbiamo visto era solo un'imitazione grottesca.
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