Ci risiamo: eccoci a commentare l'ennesimo vomitevole atto nei confronti della memoria di Indro Montanelli.
La statua a lui dedicata è stata nuovamente presa di mira dall'intolleranza e dal qualunquismo dei soliti "noti". La classica vernice, utilizzata ancora come strumento di violenza da chi non è in grado di capire chi fu Indro Montanelli.
Indro Montanelli è stato uno dei più influenti giornalisti del XX secolo, noto per la sua penna pungente e la sua capacità di analizzare gli avvenimenti storici con profondità e onestà intellettuale. La sua carriera giornalistica ha attraversato oltre mezzo secolo, diventando un punto di riferimento per molte generazioni di suoi colleghi.
La statua, collocata a Milano in segno di riconoscimento per il suo contributo al giornalismo e alla cultura nazionale, dovrebbe essere un simbolo di onore e gratitudine verso un intellettuale che ha vissuto e raccontato la storia d'Italia. Tuttavia, purtroppo, negli ultimi tempi si sono verificati numerosi atti vandalici dai quali tutti, da destra a sinistra, dovrebbero prendere le distanze.
Chiunque compia tali gesti (non di certo dei maranza di quartiere disinteressati alla politica) dovrebbe riflettere sul significato delle proprie azioni. Offendere la memoria di una personaggio come Indro Montanelli non solo è un atto di ignoranza, ma è anche un affronto insensato alla cultura e alla libertà di espressione che lui ha sempre difeso e portato avanti tramite la sua professione.
Io, per esempio, mai mi sognerei di imbrattare una statua di Gramsci, mai getterei fango su un intellettuale come Pasolini.
In un momento storico in cui il dibattito pubblico è spesso caratterizzato da una drammatica povertà di argomenti, oltretutto trattati con le consuete divisioni ideologiche, è importante ricordare l'esempio di Montanelli: un giornalista che ha sempre lavorato per la verità, anche quando questa era scomoda e impopolare. La sua lezione di rigore intellettuale e professionale dovrebbe ispirare tutti, compresi i soliti "noti", i quali, però, dovrebbero prima trovare un compromesso con i loro cervelli annebbiati.
Gli atti vandalici contro la statua di Indro Montanelli sono inaccettabili e danneggiano non solo il monumento stesso, ma anche il tessuto culturale della nostra società.
Non è solo un simbolo fisico da omaggiare durante gli anniversari, ma rappresenta anche un patrimonio identitario da preservare e valorizzare. Rispettare Montanelli, evitando banali strumentalizzazioni, significa anche garantire che le future generazioni possano conoscere e apprezzare il suo contributo alla storia e al prestigio della Patria.
Cari "noti" compagni, prima di svilire inutilmente la figura di Indro Montanelli, fermatevi a riflettere. La maturità di un uomo si dimostra nel rispetto per il pensiero altrui, anche quando non si condivide. Il punto è che voi, prevaricatori per fedeltà ideologica, abituati ad agire senza pensare, non potete di certo capire e/o provare a rispettare il pensiero altrui.
I vostri predecessori lo gambizzarono, voi vi dovrete limitare a fare i teppisti con un po' di vernice. L'unica certezza è che, in ogni caso, la sua superiorità morale e intellettuale l'ha sempre dimostrata con la sua vita. Voi? Come intendete affermare quella favola chiamata "egemonia culturale"?
Riflettete.
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