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ACCA LARENTIA DA 45 ANNI IN PIEDI

di Salvatore Tuzio


Roma 7 Gennaio 1978.

Quanto vale un Uomo differente? Questa è la domanda che segnò il punto di non ritorno per una generazione usata come carne da macello per tenere in piedi un sistema che iniziava ad intravedere il suo crepuscolo e che avrebbe sancito la propria fine di lì a poco più con lo scandalo di tangentopoli segnando la fine di un epoca. Punto di non ritorno per chi scelse la via della violenza, di rispondere al sangue con il sangue. Punto di non ritorno per chi sentì legittimato a usare violenza perché "uccidere un fascista non è mai un reato". Punto di non ritorno anche per tutti quei ragazzi che trasformarono quel dolore in possibilità, quella morte in sacrificio consegnandola ad un bene superiore; rinunciando alla vendetta in nome di una rivoluzione dolce e non armata, rispondendo alle provocazioni e alle minacce con l'esempio. Ecco quanto vale un uomo differente, la promessa di una comunità in marcia da 45 anni che ogni anno vede il suo memoriale davanti a quella vecchia sezione del MSI a via di ACCA LARENTIA, per rinnovare la promessa di fare si che le loro battaglie ideali camminino sulle nostre gambe, affinché il loro testimone sia passato di generazione in generazione e il loro sacrificio non rimanga vano. Come Acca Larentia (la famosa Lupa) nutrì con il suo latte gli avi della grandezza di Roma, così il sangue versato, sulla piazza che porta il suo nome, ha nutrito una Comunità umana e Politica che oggi vuole fare grande l'Italia. Oggi come per 45 anni ci troviamo ancora in quella via per rinnovare il nostro giuramento, per ricordare quanto vale un uomo differente, per testimoniare ancora una volta che la morte di tre ragazzi poco più che adolescenti non sarà mai vana né strumentale, per urlare ancora una volta che Stefano, Franco e Francesco sono PRESENTI!


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