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Destra-Centro: Fratelli d’Italia, il cuore pulsante dell’Italia che vince

di Pasqualino Santoro

È tempo di guardare in faccia la realtà: Fratelli d'Italia non è più solo un partito della coalizione, ma il vero pilastro della politica italiana.


Parlare ancora di “centro-destra” è un retaggio del passato.

La passione di FDI e la leadership carismatica di Giorgia Meloni hanno ribaltato gli equilibri, tanto che oggi dobbiamo parlare di destra-centro. Un nuovo paradigma politico in cui la destra patriottica, identitaria e popolare detta il ritmo, mentre il centro si affianca come alleato, non più come guida.


Fratelli d’Italia non è solo il primo partito nei sondaggi e nelle urne, ma il simbolo di un’Italia che vuole riacquisire il ruolo che merita, anche nel panorama internazionale; un’Italia che rifiuta il compromesso al ribasso e abbraccia una visione chiara: sovranità, identità, futuro.


Questa trasformazione non è un caso. È il risultato di anni di lavoro instancabile, di battaglie condotte nelle piazze, nei consigli comunali, nelle regioni e in Parlamento. È il frutto della dedizione di migliaia di militanti, molti dei quali giovani di Gioventù Nazionale, che hanno portato le nostre idee in ogni angolo del Paese, dimostrando che la destra non è solo slogan, ma soprattutto pragmatismo, senza scadere in convinzioni ideologiche che bloccherebbero il paese. Fratelli d’Italia ha saputo parlare al cuore degli italiani: dai lavoratori alle famiglie, dai giovani agli imprenditori, tutti vedono in noi una speranza reale, una forza che non si piega alle mode globaliste o alle logiche di palazzo, ottenendo storiche vittorie in campo economico, soprattutto in quello occupazionale.


Il destra-centro non è una svolta improvvisa, ma l’evoluzione naturale di un movimento che ha saputo crescere senza tradire i propri valori. Eppure, c’è una contraddizione che non possiamo ignorare. Nonostante Fratelli d’Italia sia il partito più votato d’Italia, governa direttamente solo due regioni: Abruzzo e Marche. Due regioni su venti, per un partito che rappresenta la prima forza politica nazionale! Questo non è un segno di debolezza, ma il risultato di accordi di coalizione ormai superati, che non rispecchiano più la realtà dei rapporti di forza.

Quando gli italiani scelgono FDI come guida, si aspettano che questa leadership si traduca in responsabilità concrete, anche nei territori. È assurdo che un partito capace di raccogliere il consenso di milioni di cittadini sia costretto a cedere il passo ad alleati che, pur rispettabili, non hanno la stessa spinta popolare.

Questi accordi, siglati in un’epoca politica diversa, appaiono oggi come un freno alla volontà degli elettori. La coalizione deve evolversi, rispettare la voce del popolo significa dare a Fratelli d’Italia il ruolo che merita, non solo a Roma, ma in ogni regione d’Italia.

Non si tratta di arroganza, ma di coerenza. Un partito che rappresenta la maggioranza deve poter governare.


Nonostante queste limitazioni, la crescita di FDI è inarrestabile. Dalle Alpi alla Sicilia, il nostro simbolo sta diventando sinonimo di speranza e cambiamento. Nelle città, nei piccoli comuni, nelle periferie e nei centri storici, Fratelli d’Italia guadagna terreno, convincendo sempre più italiani con un messaggio chiaro: l’Italia al primo posto, sempre. I dati parlano chiaro e la nostra ascesa è costante, inarrestabile, trasversale.


Ogni elezione, ogni appuntamento amministrativo, conferma che gli italiani vogliono un governo che li rappresenti davvero, che non si pieghi ai diktat europei o alle élite globali, ma che difenda con orgoglio la nostra cultura, la nostra economia, il nostro futuro. Un esempio lampante di questa forza è la riconferma di Fratelli d’Italia nelle Marche, un risultato che va oltre il semplice successo elettorale.


La vittoria di Francesco Acquaroli non è solo una riconferma, ma una consacrazione. Le Marche sono il laboratorio della destra-centro, un modello di buon governo che dimostra cosa possiamo fare quando ci viene data fiducia. Qui, FDI ha saputo tradurre i suoi valori in politiche concrete: investimenti per lo sviluppo economico, tutela del territorio, attenzione alle famiglie e alle piccole imprese, difesa dell’identità marchigiana. I cittadini lo hanno riconosciuto, premiandoci con un consenso che non è solo numerico, ma emotivo, profondo, radicato. Le Marche non sono un’eccezione, ma un’anticipazione di ciò che Fratelli d’Italia può fare ovunque, cioè governare con serietà, visione e coraggio. Noi di Gioventù Nazionale siamo il cuore pulsante di questa rivoluzione. Siamo i giovani che portano le bandiere, che animano le piazze, che costruiscono il futuro con passione e determinazione. Continuiamo a crescere, a combattere, a vincere. Perché Fratelli d’Italia non è solo il presente, ma il futuro di un’Italia libera, forte e orgogliosa. E che quella fiamma continui ad ardere per mille e più anni.



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