FASCISMO INFINITO. L'ossessione per il pericolo nero, che ci impedisce di vedere il nuovo regime
- Redazione

- 13 feb 2023
- Tempo di lettura: 3 min
di Nicholas Pellegrini
Fascismo Infinito è l'ultimo lavoro di Francesco Borgonovo, un libro assolutamente consigliato, edito dalla Casa Editrice Lindau con prefazione di Pietrangelo Buttafuoco.
Il fascismo è finito nel lontano 1945 eppure non c'è giorno che non lo sentiamo nominare. È onnipresente e riempie ogni giorno le pagine dei quotidiani nazionali.
Borgonovo lo scrive subito a pagina 1 in maniera eloquente "Dal fascismo occore prendere le distanze, ma allo stesso tempo bisogna parlarne, discuterne e indagarne i più minuti dettagli, fino allo sfinimento", aggiugendo poco poi: "Il fascismo non esiste, ma lo sentiamo moderci i talloni."
Borgonovo sviscera il termine, ci entra dentro in maniera dettagliata, fin dalle prime pagine il lettore percepisce che il fascismo di cui si parla oggi, di cui si ha paura del ritorno, non centra nulla con il fascismo che si è manifestato nel secolo scorso. E allora cos'è? E' un'arma. Utile chi? Al pensiero dominante.
Il Fascismo di oggi cambia vesti, è fascismo ciò che di volta in volta si stabilisce che il fascismo sia, in una costante manipolazione del termine, un termine utile in numerosi situazioni, sopratutto per attaccare l'avversario politico, etichettandolo come il male assoluto e rendendolo impresentabile. Non basterà mai prendere le distanze, anche se con il Fascismo non hai avuto nulla a che fare, ogni giorno dovrai prendere sempre di più le distanze e rinneggare i tuoi valori, la tua storia, la tua identità, finchè non sarai e non penserai come loro vorranno, allora si che non sarai più fascista. Ma rimani pronto perchè domani dovrai condannare e rinnegare qualcos'altro.
L'estremo rifugio della sinistra l'ha definito Borgonovo, il fascismo è il collante di una sinistra in crisi d'identità, senza più valori, capace di rimanere unita solo sotto il nome dell'Antifascismo in assenza di fascismo. Il termine fascista è stato svuotato del suo significato originale, per poter etichettare tutti gli avversari come fascisti è necessario allargare a dismisura la sua definizione ed adeguarlo alla situazione.
È fascista il nemico e il nemico è ovunque, è chi non si piega e chi non si adegua, è fascista chi non si vaccinava, è fascista chi è di destra anche se nato 70 anni dopo la fine del fascismo, è fascista chi non si arrende al pensiero unico, è fascista chi voleva la Brexit, è fascista chi nutre dubbi sulla Guerra Russia – Ucraina, è fascista chi pone domande sul conflitto arrivando ad essere in un attimo filo Russo e fascista (?), è fascista chi crede nella famiglia, chi non condivide le battaglie LGBQT, chiunque osteggi l'ideologia dominante, insomma il fascismo oggi giorno è tutto il contrario di tutto, e abbiamo citato solo alcuni esempi.
Non è quindi solo un collante per l'elezioni e le campagne elettorali, non è solo un metodo per rendere impresentabile il proprio avversario, ma è uno strumento utile a farci distorgliere lo sguardo da un nuovo tipo di repressione che viene imposto. Mentre ci dicono che è utile combattere il fascismo in ogni sua forma, ci reprimono con un modo molto più persuasivo, che funziona perchè seduce, convince e favorisce la sottomissione volontaria.
I temi che affronta il libro sono molteplici, tutti uniti da un filo conduttore, un libro utile per comprendere il campo di battaglia, le armi del nostro avversario, le sue mosse, un libro utile per non cadere nel tranello del politicamente corretto e non arrendersi al pensiero unico. Un libro utile a chi non interessa essere accettato ed essere omologato.









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