di Serena Giorgio
Istituzione di un “Garante della Sanità”, istituzione dello psicologo di base e il potenziamento di questa figura nelle scuole, valorizzazione della figura dell’MMG (Medico di Medicina Generale) e dell’attività assistenziale domiciliare, potenziamento dei servizi per la continuità assistenziale tra ospedale e territorio (e viceversa), anche tramite il potenziamento del metaverso sanitario con la telemedicina e non solo.
Questi alcuni dei punti citati da Giorgia Meloni in tema “sanità”, i quali sposano perfettamente la definizione di salute data dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), che cita “La salute è uno stato di completo benessere di un individuo dal punto di vista biologico, psicologico e sociale” e quindi non semplicemente l’assenza di infermità come si pensava in passato.
Questo enunciato, non a caso, è stato l’incipit del punto 7, “Tutela della salute”, del programma di partito di Fratelli d’Italia per le elezioni del 25 Settembre 2022, a riprova di un impegno da parte del governo per la crescita del Sistema Sanitario Nazionale.
Coerentemente con quel che è sempre stata la linea del partito, anche sta volta alle parole seguono i fatti: è stata Giorgia Meloni in persona, a meno di un mese dalla vittoria che l’ha vista diventare Presidente del Consiglio dei Ministri, ad annunciare in conferenza stampa lo stanziamento di 2 miliardi di euro per il mondo della sanità.
Questo è stato un tema molto dibattuto dai “miscredenti”, i quali hanno ritenuto che questa cifra non fosse sufficiente al sostentamento del SSN, utilizzando come parametro i fondi erogati durante la pandemia. In tal senso il Presidente Meloni risponde aprendo una riflessione sulla necessità di fermarsi e riorganizzarsi, in quanto il termine di paragone non può essere quello di una sanità in tempi di emergenza sanitaria.
Sempre loro, i miscredenti, pronti ad attaccare il partito a qualunque costo, hanno ben presto animato le anime dei rivoltosi con la motivazione che il punto sulla tutela della salute fosse poco sviluppato, contando di “solo” sette obiettivi in oggetto. Ma vedremo come e perché questi “pochi” sette punti non siano assolutamente casuali, bensì studiati ad hoc per garantire lo sviluppo di un migliore SSN e conseguenzialmente il benessere dei cittadini.
La necessità di migliorare la sanità pubblica è stata messa particolarmente in luce dalla pandemia da “Covid-19”, tema ricorrente nell’ambito del programma di Fratelli d’Italia. Si è assistito alla saturazione delle strutture ospedaliere e abbiamo pagato a caro prezzo (in termini di vite e altre patologie) i numerosi tagli alla sanità, circa 37 mrd nel periodo 2010-2020.
Nel suddetto arco temporale è facile verificare che, 9 anni su 10, a governare è stato il PD e, allo stesso modo, risulta banale individuare gli autori di questa catastrofe, di cui continuiamo a pagare il conto anche oggi in periodo endemico.
Si è visto come la mancanza di personale sanitario, sia stato un punto a sfavore nel contrasto all’emergenza, per questo l’incremento dell’organico presso le strutture sanitarie è stato inserito come primo argomento in oggetto. Sempre nel punto primo, troviamo lo sviluppo della medicina territoriale e predittiva, le quali sono strettamente correlate l’una all’altra, secondo la proporzione: maggiore controllo/screening, maggiore previsione in fase precoce di una data patologia. In tal senso trova spazio il precedente discorso sull’incremento dell’organico, perché come potremmo aumentare la predittività, se non valorizzando la figura del Medico di Medicina Generale e dell’assistenza sanitaria domiciliare?
Le cure domiciliari vengono erogate a tutti quei pazienti con:
-Necessità di assistenza infermieristica, riabilitativa o socio-assistenziale e che hanno un adeguato supporto familiare (ADI- assistenza domiciliare integrata);
-Patologie respiratorie croniche che necessitano di assistenza (ADR-assistenza domiciliare respiratoria);
-Malattie oncologiche in fase avanzata, terminale, con aspettativa di vita inferiore ai tre mesi (ADO-assistenza domiciliare oncologica
Queste ci consentono inoltre di decongestionare le Aziende Ospedaliere, che così potranno meglio garantire l’abbattimento delle liste d’attesa e il ripristino delle prestazioni ordinarie e delle procedure di screening, temi posti al punto n°3 del programma di Fratelli d’Italia sul tema “sanità”; inoltre sarebbe consentito una sempre maggiore estensione delle prestazioni medico sanitarie esenti da ticket, come al punto n°4.
Appare già evidente come nel programma di Fratelli d’Italia nulla sia lasciato al caso e anche i temi della sanità appaiano studiati da esperti del settore.
È bene evidenziare come il governo Meloni voglia una Nazione pronta a qualsiasi altra evenienza di carattere sanitario, anche la più impensabile come una pandemia, attraverso adeguamenti strutturali (es. maggiori dispositivi di ventilazione meccanica controllata per la pandemia da Covid-19), l’aggiornamento dei piani pandemici e di emergenza e più in generale del Piano Sanitario Nazionale e del Piano Oncologico Nazionale i cui ultimi aggiornamenti risalgono ad anni addietro.
In ultimo, non per importanza, il governo Meloni propone l’istituzione dello psicologo di base, ulteriore importante prova di interessamento verso il benessere dei cittadini dal punto di vista olistico, bio-psico-sociale, senza dimenticare quelli che sono gli strascichi psicologici di ognuno, derivanti da assurde chiusure di ogni attività che consentisse le fondamentali interazioni tra le persone.
In conferenza stampa il presidente Meloni dice testualmente: “Il potenziamento del SSN rappresenta per me e per il governo un tema prioritario, a partire dalla necessità di favorire una sanità più vicina ai territori”, frase intrisa di consapevolezza: è il cittadino il fulcro dell’attività assistenziale e pertanto ogni prestazione è erogata con il fine di migliorare l’outcome terapeutico.
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