L' emergenza dello stato d'emergenza
- Redazione
- 14 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
di Nicola Schirru
Quando scoppiò l'emergenza Covid, Conte si avvalse di poteri speciali previsti dall'articolo 78 della Costituzione, solo ed esclusivamente per il cosiddetto "stato di guerra", che deve essere deliberato dalle Camere.
Conte, in questi mesi, tirando a campare a colpi di DPCM e scavalcando sistematicamente le funzioni del Parlamento, ha già messo in discussione l'integrità costituzionale, ma le contestazioni sono state lievi e rare, perché c’era almeno la giustificazione di una crisi sanitaria nella sua fase più drammatica, e si agiva dunque in stato di urgenza con atti amministrativi e ordinanze sparse.
Ora però l’annuncio del premier sul prolungamento dello stato d'emergenza fino a luglio, ottobre o dicembre che sia, è stato una sorta di colpo di Stato.
Come in ogni dittatura, un uomo solo al comando deve far leva su fame e paura.
Fame causata dalla sua incompetenza, paura generata dai giornali governativi come il Fatto Quotidiano, il quale si autodefinisce indipendente ma ottiene fondi milionari garantiti dallo Stato.
L' arroganza di Giuseppi è ormai nota, la scorrettezza istituzionale pure.
Sappiamo benissimo che iniziative di questa importanza dovrebbero essere comunicate nelle sedi istituzionali opportune, ovvero il consiglio dei ministri e il Parlamento.
Conte sa benissimo che in questo momento non c’è un’emergenza sanitaria, in quanto le terapie intensive si sono progressivamente svuotate e i malati da Covid sono in costante diminuzione e in condizioni meno gravi.
Ora la vera emergenza è quella economica, alla quale Giuseppi sta dando risposte a dir poco imbarazzanti.
Pare che la "potenza di fuoco", dopo gli schiaffi presi dal presidente olandese, si sia ridotta alla fiamma di un accendino che sta finendo il gas.
Conte dovrebbe spiegare agli italiani come mai, nonostante lui sostenga che ci sia bisogno di un ulteriore lokdown, la ministra Lamorgese, imperterrita, continui a far sbarcare centinaia di clandestini positivi al Covid nelle nostre coste, mettendo a repentaglio la salute di questi ultimi, e ovviamente di tutti gli italiani che in questi mesi, oltre ad aver subito gli arresti domiciliari si son dovuti assorbire gli innumerevoli inviti alla prudenza del Premier.
Ma dove sono finiti quelli del #andràtuttobene? Coloro i quali appendevano striscioni arcobaleno nei balconi sono gli stessi che stanno muti sulle dichiarate intenzioni liberticide di Conte?
Lo stesso che con Salvini firmò i decreti sicurezza ora è diventato fan degli scafisti e del virus che lo tiene al potere.
Fa quasi ridere il trasformismo di Conte, il quale manderebbe volentieri a processo Salvini (nonostante le bravate di Palamara), ma non sbatterebbe in galera la Lamorgese, responsabile di non difendere i nostri confini e di causare nuovi potenziali focolai, come in realtà sta già avvenendo.
Qualche PM vuole condannare Salvini per sequestro di persona? Iniziassero ad indagare questo governo per epidemia colposa, prima che Giuseppi trasformi l'Italia in un enorme gulag.

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