di Marco Gaetani
A quelli che “il centrodestra è maggioranza in Parlamento per colpa della legge elettorale, ma non nel paese” che sono poi gli stessi che hanno scritto e approvato quella legge elettorale mentre noi votavamo contro.
A quelli che “i diritti e la democrazia sono a rischio” e che si dovranno ricredere, perché il mostro delle persecuzioni e delle negazioni delle libertà è stato uno spauracchio per una sinistra senza argomenti, e anche grazie a quest’assenza di argomenti vinciamo.
A quelli che “Fratelli d’Italia trionfa grazie al voto dei boomer e degli anziani” ed è invece il primo partito fra i giovani (fascia d’età 18-34, Consorzio Opinio Italia per la Rai)
Ai sedicenti democratici, avvelenati dalla collera e dal rancore, che invece che fare un mea culpa e interrogarsi sulle ragioni della sconfitta non accettano l’esito chiaro, schiacciante e inequivocabile delle urne. Perché la democrazia vale solo quando vincono loro.
A quelli che, alla disperata ricerca della legittimazione del proprio pensiero risultato minoritario nel paese, sbandierano i titoli roboanti di parte della stampa estera ritenendola più valida dell’esito democratico delle elezioni. Godono, con la bava alla bocca, nel leggere il racconto negativo che si fa della propria Nazione nel mondo.
Saccenti, boriosi, sprezzanti. Carichi di odio, di rabbia, di bile.
Starà a noi dimostrare che siamo migliori di come ci dipingete. Starà a noi tentare di unire un paese lacerato. Però, intanto, per una volta, ROSICATE.
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