di Giovanni Carangio
Il Pirata.
Così è stato soprannominato uno dei ciclisti italiani.
Ha fatto la storia di questo
meraviglioso sport, macinando chilometri e chilometri di salite, le sue preferite, il suo
territorio di caccia prediletto.
Cinque vittorie consecutive al Tour de France, due edizioni consecutive del Giro d’Italia, un titolo mondiale nel 1995 e un oro olimpico l’anno successivo ad Atlanta.
Dal 1984 fino al 2003, Pantani inanella 46 vittorie.
La sua voglia di vincere, di correre e sferzare il vento in sella alla sua bici hanno trovato una tragica fine in un anonimo hotel di Rimini, il 14 febbraio del 2004, traumatizzando l’intero mondo ciclistico italiano e internazionale.
La perdita di un atleta di un livello senza eguali ha lasciato un segno indelebile in Italia, considerando ancora i molti aloni di mistero che circondano la sua tremenda scomparsa, con tutti i dubbi e le domande che man mano salgono a galla negli
anni. Ma lo spirito del Pirata, la sua tenacia, la sua passione, la sua voglia inarrestabile di
percorrere chilometri più veloce del vento, oggi ravviva l’anima di corridori italiani eccellenti
come il veterano Nibali, fino Francesco Lamon, Simone Consonni, Jonathan Milan e Filippo
Ganna, i quali hanno consacrato un clamoroso oro nel ciclismo su pista alle olimpiadi di
Tokyo nel 2020. Tutto questo a riprova che l’Italia c’è e compete senza paura nel contesto
sportivo internazionale, a riprova dei numerosi successi ottenuti non solo nel ciclismo ma
anche in altre discipline sportive.
Non si può dimenticare il contributo fondamentale anche delle nostre ragazze, dal bronzo olimpico di Longo Borghini, fino alla vittoria del Mondiale su pista di Roubaix, dopo un infortunio al ginocchio, di Letizia Paternoster. L’Italia si conferma degna erede, con i suoi talentuosi giovani atleti, della tradizione ciclistica che da sempre anima il nostro amato Tricolore.
Uno sport, il ciclismo, non facile, capace di metterti a nudo, spingerti al limite delle tue possibilità, come quando il Pirata affrontava una salita, dandoti l’opportunità di guardarti dentro e vedere realmente chi sei, in un mondo dove filtri e maschere confondono e dissimulano.
Comments