di Italo Zotti
Non riesco a pensarci, fa troppo male!
Si tratta di gioventù, di ardore, di passione e di un sogno!
Si tratta di una Vita e non è possibile che, in questo tempo, non ci sia rivolta la possibilità di poter realizzare i nostri sogni.
Siamo vittime innocenti e ingenue di un sistema che abbiamo costruito con le nostre mani.
Siamo prigionieri di un carcere eretto da noi stessi.
La passione per la medicina è una cosa seria.
Essere medico non è un mestiere, ma un gioco tra trascendenza e immanenza.
Essere medico è l’unico contatto tra un probabile Dio e l’umanità, perché ci si trova ad avere a che fare con la Vita.
Non si può essere mossi dalla brama di denaro perché per fare il medico ci vogliono le palle.
E allora da qui, io mi domando questo: com’è possibile che stiamo immettendo nel sistema futuri “medici” lasciando a casa potenziali Medici?
Comunque, il punto è un altro: ci sono ragazzi che vorrebbero fare medicina, magari abbandonando anche la propria Patria e non possono realizzare il proprio sogno perché economicamente non possono permetterselo.
Ogni anno lo Stato discrimina indirettamente una grande fetta di giovani italiani, mettendo quest’ultimi e le loro famiglie dinnanzi alla cruda realtà che il proprio Sogno va praticamente acquistato e che chi non può permetterselo è fuori!
Abbiamo lasciato che il Marketing e che l’Economia sovrastassero la Sanità... e dunque è qui che moriremo tutti.