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"Non guardate al domani ma al dopo domani” - Il rapimento di Aldo Moro

di Greta Legato


Roma, 16 marzo 1978, ore 8:45/9:00: il presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro viene sequestrato dalle Brigate Rosse.

Durante il rapimento avvenuto in Via Mario Fani, i terroristi aprirono il fuoco uccidendo gli uomini della scorta dell’Onorevole Moro: quest’ultimo viene ucciso esattamente 55 giorni dopo e ritrovato all’interno del bagagliaio di una Renault 4 rossa, in via Michelangelo Caetani.

Da sempre impegnato nel mondo politico, il Presidente Moro rappresentò una pagina importante all’interno della storia italiana: venne definito “un cattolico osservante e praticante e la sua fede in Dio si rispecchiava nella sua vita politica”.


Oltre ad essere uno dei fondatori della Democrazia Cristiana rappresentata dallo stesso Moro all’interno della Costituente, divenne Ministro della Giustizia, della Pubblica Istruzione e per quattro volte Ministro degli Esteri durante il governo Rumor/Colombo.

Aldo Moro venne inoltre eletto per ben cinque volte Presidente del Consiglio dei Ministri e durante la sua carriera promosse la cosiddetta strategia dell'attenzione verso il Partito Comunista Italiano, attraverso il celebre compromesso storico: ossia l’unione tra il PCI e la DC.


“Siate indipendenti. Non guardate al domani ma al dopo domani”.

Con queste parole il Presidente della Democrazia Cristiana ci volle forse tramandare il vero significato della parola “domani?”

Perché se è vero che per ogni vita umana esiste un sacrificio che ciascuno di noi non vede, magari sarebbe più che giusto renderne gli onori del caso.

In che modo? Opponendoci in questo caso a qualsiasi tipo di intimidazione che sia terroristica o mafiosa, lottando a testa alta per far sì che determinate tragedie non accadano mai più e portando avanti e soprattutto tenendo salde le proprie idee, difendendole a qualunque costo, anche a costo della vita.

Qualsiasi atto violento deve essere contrastato con l’arma più potente che ci sia stata donata: la legalità.

Ed è proprio attraverso quest’ultima che ci distingueremo sempre da determinate circostanze, purtroppo da sempre marcate all’interno del nostro territorio.

Perché è giusto ricordare che “LA VIOLENZA È L’ULTIMO RIFUGIO DEGLI INCAPACI.”


Onore ad Aldo Moro e alle vittime della sua scorta.

Noi non dimentichiamo!



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