di Greta Legato
Il significato della parola “pensare” ha subito molteplici significati nel corso della storia, che hanno portato all’affermazione di vari concetti filosofici.
Si pensi al “cogito, ergo sum”, principio fondamentale della filosofia di Cartesio o ancora, al “so di non sapere” di Socrate, indotto comunque al “pensare”, a conoscere, ad indagare, ad imparare, per conquistare la vera sapienza, la vera libertà.
Ma come si conquista in realtà la vera sapienza?
Attraverso la libertà, la sacrosanta libertà di manifestare democraticamente il proprio pensiero.
La libertà di manifestazione del pensiero è un diritto sancito all’articolo 21 della Costituzione Italiana, per cui:
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”.
Il primo comma della Costituzione quindi, induce il soggetto a poter dire o fare liberamente quello che pensa ma non cita nessun espressione in cui il singolo soggetto in se, possa interrompere una manifestazione democraticamente organizzata, perché non in linea col pensiero altrui.
Il fascista, parola ultimamente in voga tra i collettivi di sinistra, per definizione dei collettivi è niente altro che un qualsiasi soggetto che con la forza impone il suo pensiero, le sue idee, i suoi modi di fare a chiunque non la pensi come lui.
E forse è proprio questo il problema.
Perché interrompere una conferenza senza cognizione di causa, è un vero e proprio atteggiamento "da fascisti";
Perché pensarla diversamente da qualcuno ed essere continuamente etichettati, è un comportamento "da fascisti";
Perché il fascismo, risiede nel comportamento di chi induce il soggetto a “pensare come si vuole ma a pensarla per forza come loro”.
Ma che vi piaccia o no, finché l’amore per il tricolore occuperà il cuore di ogni singolo militante, non ci arrenderemo mai e terremo alti i nostri valori e i nostri ideali per cui in passato uomini come Sergio Ramelli persero tragicamente la vita.
Perché per essere uomini ci vuole coraggio, tanto coraggio.
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